Le autorità europee alzano la voce contro Shein, il colosso cinese del fast fashion. Una maxi-indagine condotta dalla Rete di Cooperazione per la Tutela dei Consumatori (CPC) – che coinvolge Belgio, Francia, Irlanda e Paesi Bassi sotto il coordinamento della Commissione UE – ha riscontrato numerose violazioni delle normative europee a tutela degli acquirenti online.
Tra le pratiche contestate:
- Sconti finti: prezzi “ribassati” che in realtà non riflettono alcun valore precedente
- Pressioni psicologiche: countdown, stock limitati e offerte-lampo per indurre acquisti impulsivi
- Greenwashing: affermazioni ambientali prive di fondamentoEtichette fuorvianti: promesse di garanzie che sono in realtà obblighi di legge
- Difficoltà nei resi e nei contatti: poca trasparenza sui diritti di rimborso e assistenza clienti praticamente irraggiungibile
Shein ha 30 giorni di tempo per adeguarsi alle richieste delle autorità. In caso contrario, scatteranno sanzioni proporzionate al fatturato dell’azienda nei Paesi UE coinvolti.
“Bene l’intervento dell’Unione Europea – commenta Assourt – ma ora serve una vigilanza attenta e continuativa. Shein e le piattaforme simili non possono operare in Europa come se le regole fossero opzionali. I consumatori hanno diritto a trasparenza, correttezza e tutele effettive.”
Assourt invita chiunque abbia subito comportamenti scorretti a contattarci tramite i nostri sportelli o il sito www.assourt.it per ricevere supporto e consulenza gratuita. Anche online, i tuoi diritti vanno rispettati.