Il Garante Privacy ha avviato un’istruttoria ai sensi del Regolamento n. 1/2019 concernente le procedure interne aventi rilevanza esterna, finalizzate allo svolgimento dei compiti e all’esercizio dei poteri demandati al Garante per la protezione dei dati personali, adottato con Provvedimento n. 98 del 4 aprile 2019.
Secondo l’Autorità, alcune delle App che vengono scaricate sugli smartphone, tra le autorizzazioni di accesso richieste al momento del download, inserirebbero anche l’utilizzo del microfono, spesso in modo poco chiaro, non evidente e fornendo poche informazioni al soggetto. Una volta che viene accettata tale funzione, i microfoni rimarrebbero costantemente accesi potendo quindi ascoltare gli utenti nelle loro conversazioni e carpire informazioni rivendute poi a società terze per fare proposte commerciali. Molte persone, nonché un servizio trasmesso in televisione, avevano infatti segnalato come basterebbe pronunciare alcune parole sui gusti, sui progetti, sui viaggi dei sogni o su semplici desideri per ricevere sul cellulare la pubblicità di una compagnia aerea, di un televisore o di un e-commerce di abbigliamento.
L’istruttoria del Garante, in collaborazione con il Nucleo speciale privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, ha quindi lo scopo di esaminare le App più scaricate e verificare che le informative rese agli utenti siano chiare e trasparenti, e che sia stato correttamente acquisito il consenso.
L’Associazione invita i consumatori a segnalare all’indirizzo mail info@assourt.it eventuali violazioni riscontrate.
Finanziato dal MiSe. Legge 388/2000 – ANNO 2020