Bonus per Apparecchi Acustici: Soluzioni per Affrontare Costi Elevati

L’Antitrust ha sollevato serie preoccupazioni riguardo ai costi elevati degli apparecchi acustici e alla mancanza di trasparenza nelle forniture del Servizio Sanitario Nazionale. In Italia, il prezzo medio di tali dispositivi è notevolmente superiore rispetto ad altri Paesi europei simili, come la Francia, oscillando tra 1.500 e 2.100 euro.

L’indagine dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha messo in luce la carenza di informazioni chiare riguardo alla tecnologia e ai costi degli apparecchi, nonché dei servizi associati, che spesso rappresentano la maggior parte della spesa totale.

Per affrontare questa problematica, l’AGCM ha invitato il Parlamento e i Ministeri competenti ad intervenire per garantire una maggiore trasparenza sui prezzi degli apparecchi e dei relativi servizi, anche attraverso interventi normativi. Inoltre, si suggerisce di migliorare le procedure di acquisto pubblico degli apparecchi acustici forniti dal Servizio Sanitario Nazionale, promuovendo gare d’appalto per favorire l’efficienza nell’uso delle risorse pubbliche e stimolare la concorrenza tra i fornitori.

Una possibile soluzione proposta è quella di assegnare direttamente all’assistito l’importo del rimborso, magari mediante voucher o buoni-udito. Inoltre, con la possibilità che le forniture pubbliche tornino a essere regolate da tariffe, si consiglia l’organizzazione di gare d’appalto per garantire l’efficienza della spesa pubblica e promuovere la concorrenza tra i fornitori.

Infine, è importante ricordare che i dispositivi medici, compresi gli apparecchi acustici, sono detraibili al 19% dell’IRPEF se correttamente indicati come tali in fattura o scontrino e se dotati di marcatura CE.

 

Se ti è piaciuto, perché non condividerlo?