LO SFRUTTAMENTO DELLE MATERIA PRIME

Son quasi 8 miliardi di abitanti nel mondo, lo sfruttamento delle risorse naturali si è fatto sempre più massiccio e impattante sull’ambiente. Basti pensare che circa un terzo delle risorse utilizzate viene trasformato in rifiuti ed emissioni immesse in atmosfera.

Solo in Europa, si stima che ogni cittadino produca ogni anno 520 kg di rifiuti domestici l’anno.

Tra le risorse naturali più sfruttate nel mondo, figurano:

acqua
colture
legname
metalli
minerali

con un progressivo impoverimento delle risorse non rinnovabili e un utilizzo eccessivamente intensivo di quelle rinnovabili.

Materie prime che inoltre devono essere lavorate, trasformate, trasportate, con effetti ulteriori sull’ambiente e su clima. L’economia circolare si prefigge proprio di utilizzare le risorse non rinnovabili in modo da non disperderle e da immetterle nuovamente nel ciclo dei prodotti e dei materiali, migliorando inoltre l’impiego di quelle rinnovabili. Lo sfruttamento delle risorse naturale è però determinato in larga parte dalle nostre abitudini di produzione e consumo. Compriamo più di ciò di cui abbiamo realmente bisogno, al punto che in media 2/3 dei nostri acquisti finisce in pattumiera. E’ possibile però contribuire concretamente a salvaguardare le risorse non rinnovabili, attraverso i nostri gesti quotidiani: basterebbe ad esempio ridurre gli acquisti eliminando ciò che è superfluo, ricorrere a prodotti riciclabili al posto di quelli “usa e getta”, limitare l’uso e il consumo di carta, non sprecare l’acqua quando si fa la doccia, la barba o si lavano i denti, scegliere prodotti ecologici e con imballaggi green, ridurre consumi e sprechi di energia in casa, spostarsi con i mezzi

pubblici, in bici o a piedi. Piccoli gesti che, se fatti da tanti, possono davvero rendere più sostenibili

i nostri consumi quotidiani.

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Progetto finanziato dal Mise, Legge 388/2000 Anno 2021