La legge anti-pirateria online è stata ufficialmente approvata dal Senato con un voto unanime, completando così il processo legislativo per rafforzare le tutele per il diritto d’autore. La nuova legge, che entrerà in vigore dall’otto agosto, introduce una nuova fattispecie penale, punendo chiunque abusivamente esegua la fissazione su supporto digitale audio-video di opere cinematografiche audiovisive ed editoriali, o ne effettui la riproduzione, esecuzione o comunicazione al pubblico, con una reclusione da sei mesi a tre anni e una multa che varia da 2.582 a 15.493 euro.
L’obiettivo di questa legge è sanzionare e prevenire la fruizione illegale e la diffusione illecita di contenuti audiovisivi protetti dal diritto d’autore e dai diritti connessi. Sono previste sanzioni amministrative e la confisca per coloro che mettono a disposizione in qualsiasi modo opere e materiali protetti.
Inoltre, è stato modificato l’articolo 174-ter della legge sul diritto d’autore per aumentare la pena in caso di gravi reati che coinvolgono grandi quantità di opere o materiali. L’articolo 4 introduce una modifica per consentire all’autorità giudiziaria di effettuare il sequestro preventivo e la confisca dei proventi. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) riceve un ruolo rafforzato: in risposta alle segnalazioni dei titolari dei diritti, ha il potere di ordinare ai prestatori di servizi di oscurare immediatamente il sito che trasmette illegalmente il contenuto, con intervento “tempestivo” entro 30 minuti. L’Agcom trasmetterà poi l’elenco dei provvedimenti di disabilitazione all’autorità giudiziaria.
Un’altra novità è il supporto dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale all’Agcom per potenziare l’azione di monitoraggio, individuazione e repressione del crimine online, includendo la pirateria di IpTv, siti e applicazioni. Inoltre, il camcording sarà trattato come un reato simile alle altre forme di pirateria.