TELEFONIA. AL VIA I RIMBORSI PER LA FATTURAZIONE DA 28 GIORNI

Le compagnie telefoniche che hanno applicato, ai danni dei consumatori, la fatturazione a 28 giorni saranno tenute a rimborsare i clienti che, tra il 2017 e il 2018, avevano pagato la bolletta con fatturazione a 28 giorni anziché a 30. Nel 2017 i principali operatori telefonici italiani, tra cui TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb stabiliscono di cambiare la frequenza di fatturazione delle bollette per la linea fissa da 30 a 28 giorni: utilizzando questa cadenza le aziende potevano infatti riscuotere 13 mensilità all’anno anziché 12 con un aumento dei ricavi pari a oltre l’8%, mentre la base di prezzo per i consumatori aumentava proprio grazie a questo esubero.

La pratica di fatturazione solare è da ritenersi “scorretta e segnatamente ingannevole”, dal momento che offre su carta un prezzo più vantaggioso occultando tuttavia al consumatore, o addebitandogli direttamente sulle offerte pre-esistenti, l’aumento delle mensilità. Già nel dicembre del 2017, in realtà, il Parlamento aveva approvato una legge (172/2017) che obbligava formalmente gli operatori telefonici a ritornare alla fatturazione fissa mensile. Oggi però è possibile richiedere il rimborso.

Per ottenere una consulenza per ottenere il rimborso per la fatturazione a 28 giorni, e/o per segnalazioni in merito è possibile rivolgersi ai nostri sportelli sul territorio o on line. Per maggiori informazioni consulta il nostro sito https://www.assourt.it/

Finanziato dal MiSe. Legge 388/2000 – ANNO 2020.

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