ENEA: I CITTADINI RISPARMIANO SUL CONSUMO DI ENERGIA

L’ultima analisi trimestrale condotta dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ha rivelato una contrazione significativa dei consumi energetici in Italia durante il terzo trimestre del 2022, seguita da un ulteriore calo del 12% nel quarto trimestre. Questa diminuzione è stata attribuita in parte al clima eccezionalmente mite dell’inverno 2022-2023 e alle misure di contenimento dei consumi adottate sia in Italia che nell’intera Eurozona.

Un aspetto interessante è emerso riguardo all’economia italiana nel 2022: nonostante un aumento del PIL del 3,7%, si è verificata una riduzione senza precedenti dell’intensità energetica dell’economia, che è diminuita del 7%. Gracceva ha commentato che, a differenza di quanto osservato negli anni precedenti, a partire dalla metà del 2022 in Italia sembra esserci un sostanziale disaccoppiamento tra la domanda di energia e alcuni dei principali driver economici, come PIL, produzione industriale, clima e mobilità.

Per quanto riguarda le fonti primarie di energia, il calo dei consumi è stato il risultato di un minor impiego di gas (-10%) e fonti rinnovabili (-12%), compensato da un aumento nell’utilizzo di petrolio (+5,5%) e carbone (+29%). L’aumento delle emissioni di CO₂ (+0,5%), nonostante il calo dei consumi energetici, è stato principalmente attribuito al maggiore utilizzo di carbone e olio.

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